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Il Filo Nascosto

Il Filo Nascosto
Oltre le posizioni, lo yoga rivela un senso nascosto. 

Condotto da  Nicola Marcandelli

Dicono che ci siano "cose", nella vita di ognuno di noi, che
inesorabilmente devono accadere, pur non pensandole o desiderandole.
"Cose" che ieri non c'erano, oggi invece, di colpo, ci sono. E non è
detto che capitino cadute dal cielo, talvolta hanno una radice profonda,
dimenticata, sopra la quale la nostra memoria ha steso uno strato di
polvere. "Cose" che entrano nelle nostre vite, volenti o nolenti le
modellano, ne segnano le forme, ne modificano le abitudini, magari
portano stravolgimenti tali da condurci a un cambiamento, come una
crisalide che muta in farfalla. Più o meno, questo mi è capitato. Il mio
incontro tardivo con lo Yoga, più che esser stato un lampo a ciel
sereno, lo definirei un "ritrovare lo Yoga", che con buona probabilità
era stato coltivato dentro me. Accade pertanto che la nebbia della mia
memoria si dirada, tutto ridiventa più chiaro. Quindi decido di
montare su questo "cavallo" di razza, lo conduco e mi faccio condurre,
esploro incuriosito le terre in cui mi porta. E per non perdermi ed
avere un riferimento, come Teseo nel labirinto di Cnosso, faccio uso di
un filo, o meglio, di un Filo Nascosto, che solo chi ha occhi per vedere
può scorgere "nel mezzo del cammin di nostra vita", come diceva quel
"tal" fiorentino...

Domande frequenti

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